Il paradosso della conoscenza

20.04.2023

Il paradosso della conoscenza, comunemente definito, "del pittore" è una variante del paradosso di coerenza ed è stato posto dal filosofo Michael Dummett.
Un critico d'arte torna nel passato al fine di conoscere quel che diventerà il più famoso pittore del futuro. Il viaggio riesce, il critico incontra il pittore, che però è molto giovane, e dipinge quadri in verità molto mediocri, ben lontani dai capolavori che realizzerà nel futuro. Il critico allora gli mostra le stampe, portate con sé nel viaggio, dei suoi futuri capolavori. Il pittore ne è talmente entusiasta che li copia. Nel frattempo, il critico d'arte si reimbarca nella macchina del tempo per tornare alla sua epoca e lascia le copie nel passato. La domanda è: considerando l'intera vicenda, da dove arriva, in definitiva, la conoscenza necessaria a creare i capolavori? Non può venire dal pittore perché la conoscenza non l'ha elaborata lui, ma l'ha appresa dal futuro. Non può venire dal critico d'arte perché egli a sua volta l'aveva semplicemente appresa dalle opere che il pittore avrebbe realizzato nel futuro, come conseguenza di quanto appreso dal critico. La profondità del paradosso è che, a tutti gli effetti, questa conoscenza sembra nascere dal nulla e senza una reale causa.Il paradosso è spiegato nella stessa formula dei viaggi nel tempo (t+Δ)∞ dove "delta" è la variabile dell'intervento umano nella linea temporale.Nella fattispecie del paradosso in esame, la conoscenza è portata nel passato dal cronoviaggiatore, posto che il pittore avrebbe comunque migliorato la sua tecnica anche senza l'intervento di chi ha viaggiato indietro nel tempo.

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